La progettazione di scavi in sicurezza dipende da vari fattori, uno dei più importanti è la corretta analisi delle caratteristiche del suolo.
Un metanodotto, infatti, può percorrere decine di km, intersecandosi con porzioni di suolo dalle caratteristiche molto diverse tra loro. La comprensione delle peculiarità del territorio, della composizione del terreno, nonché l'identificazione dei potenziali rischi naturali lungo il tracciato, sono elementi essenziali per garantire la sicurezza e la durabilità degli impianti, ma anche delle operazioni di costruzione e manutenzione che li interessano.
Nelle scorse settimane, abbiamo condiviso un’intervista realizzata al geologo Tommaso Zullo, sul legame fondamentale tra geologia e metanodotti. Oggi, vogliamo pubblicare la seconda parte di questa intervista, che ha un focus proprio sulla realizzazione di scavi in sicurezza, grazie a una visione lungimirante e collaborativa del contesto ambientale in cui vengono realizzati i lavori.
L’intervista si concentrerà infatti sulle tecniche di scavo, le misure di sicurezza e l'importanza del monitoraggio continuo nei progetti delle linee energetiche, in rapporto all’analisi geologica del territorio.
La prima parte dell’intervista è stata pubblicata in questo articolo: Geologia e Metanodotti: intervista a Tommaso Zullo.
Dott. Zullo, in relazione alle caratteristiche geologiche del territorio, come si progettano degli scavi in sicurezza?
La verifica della sicurezza delle pareti di scavo durante la costruzione di un metanodotto è un aspetto cruciale per garantire che i lavori possano svolgersi in sicurezza, proteggendo sia i lavoratori che l'integrità della struttura stessa. Durante la realizzazione di un metanodotto, lo scavo di trincee profonde è spesso necessario per interrare le condutture. Questi scavi, se non adeguatamente gestiti, possono presentare rischi significativi, come il crollo delle pareti, che potrebbe avere conseguenze gravi.
Le tecnologie utilizzate per lo scavo dei metanodotti devono essere adattate alle condizioni geologiche del luogo. In alcune situazioni, si preferisce utilizzare tecniche senza scavo (trenchless), come il microtunnelling o la perforazione orizzontale controllata, che riducono al minimo l'impatto ambientale e il rischio di danneggiare il terreno circostante. Queste tecniche sono particolarmente utili in aree urbane o in ambienti naturali delicati, dove lo scavo tradizionale potrebbe causare danni significativi.
Quali sono le fasi principali di progettazione?
Prima di iniziare i lavori, si esegue un'accurata analisi geotecnica del terreno, che permette di comprendere la natura del suolo e i potenziali rischi. Questa analisi include la valutazione della composizione del terreno, della sua stabilità, e della presenza di acqua sotterranea. Ad esempio, un terreno argilloso si comporta in modo diverso rispetto a un terreno sabbioso o roccioso, e queste differenze influenzano la progettazione delle pareti dello scavo.
La pendenza delle pareti è un altro aspetto fondamentale. In un terreno stabile, le pareti possono avere una pendenza più ripida, mentre in un terreno più friabile è necessario ridurre la pendenza per evitare cedimenti. La profondità dello scavo influisce direttamente su questa progettazione: più profondo è lo scavo, maggiore è il rischio di crollo delle pareti, richiedendo misure aggiuntive per garantire la sicurezza.
Quando le condizioni del terreno non permettono di mantenere le pareti dello scavo stabili, è necessario ricorrere a supporti temporanei. Questi possono includere palancole, strutture in acciaio o legno posizionate verticalmente lungo le pareti dello scavo, o casseforme che mantengono il terreno in posizione. L'uso di questi supporti è essenziale per prevenire cedimenti improvvisi, che potrebbero mettere in pericolo i lavoratori.
La correlazione metanodotti-geologia termina con la fase di progettazione?
Assolutamente no. Durante tutte le fasi dello scavo, il monitoraggio continuo delle pareti è fondamentale. Ispezioni visive regolari permettono di individuare tempestivamente eventuali segni di instabilità, come crepe o accumuli di acqua. Inoltre, in alcune situazioni, vengono installati strumenti come inclinometri, che misurano i movimenti del terreno, o piezometri, che monitorano la pressione dell'acqua nel suolo. Questo monitoraggio proattivo consente di intervenire immediatamente in caso di problemi, riducendo il rischio di incidenti.
Tutte le attività di verifica e monitoraggio devono essere documentate con precisione. Questo non solo garantisce la conformità alle normative di sicurezza, ma permette anche di analizzare eventuali criticità e migliorare continuamente le pratiche di sicurezza.
In definitiva, la verifica della sicurezza delle pareti di scavo per un metanodotto richiede un approccio integrato che combina analisi preliminare, progettazione attenta, uso di tecnologie adeguate e una rigorosa sorveglianza sul campo. Solo così è possibile minimizzare i rischi e garantire che i lavori procedano in modo sicuro ed efficiente.
La corretta progettazione preventiva dello scavo esclude completamente errori e rischi?
Nonostante tutte le precauzioni, possono comunque verificarsi situazioni di emergenza. Per questo motivo, è essenziale avere un piano di emergenza ben definito. I lavoratori devono essere formati per riconoscere i segnali di pericolo e sapere come comportarsi in caso di emergenza, ad esempio evacuando rapidamente lo scavo. Disporre di vie di fuga sicure e di un piano di comunicazione efficiente è vitale per affrontare eventuali incidenti.